Un nuovo sito web per comunicare e valorizzare il Museo, le sue opere e lo stretto legame col territorio attraverso ricerche rigorose e un linguaggio accessibile.
Partner di progetto: Comune di Livorno, nell’ambito della convenzione Studi e ricerche, produzione contenuti, collaborazione al Piano di rebranding e comunicazione del Museo civico Fattori di Livorno
Dove: Livorno, Museo civico Giovanni Fattori – Villa Mimbelli
Quando: 1.01.2018 | 31.01.2019
Gruppo di lavoro: Claudia Marchese – curatrice dei contenuti scientifici del sito; Simona Bellandi ed Elda Chericoni – Laboratorio fotografico del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa; Phoebe Nicolaides, Emma Taddei e Alessio Tozzi – tirocinanti del corso in Comunicazione museale, Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere, Università di Pisa
Descrizione del progetto:
Il progetto ha riguardato la realizzazione del nuovo sito web del Museo civico Giovanni Fattori di Livorno, attraverso una stretta collaborazione con i responsabili della struttura e seguendo 3 linee principali:
- Ricerca e studio
Le ricerche sono state condotte su più livelli (bibliografico, archivistico, iconografico, conservativo e museologico), approfondendo i principali autori e opere del Museo, la storia della collezione, della famiglia Mimbelli e della loro villa.
- Progettazione, elaborazione e produzione dei contenuti
La progettazione è stata globale, a partire dall’elaborazione di una bozza di struttura del sito. Sulla base delle ricerche svolte, sono stati poi progettati ed elaborati i contenuti scientifici e di comunicazione per le principali sottosezioni del sito, tra cui:
– Storia del Museo (sezione Museo): una linea del tempo in 12 tappe, ciascuna con un breve testo e un’immagine significativa, racconta i momenti principali della nascita, crescita, vita delle raccolte civiche e del Museo.
– Storia di Villa Mimbelli (sezione Museo): descrive la storia della Villa in 3 tappe, con la possibilità di approfondimenti su ogni ambiente e sul parco che la ospita, osservandone lo sviluppo dal momento della costruzione fino a oggi.
– Catalogo (sezione Opere): la raccolta è presentata con 60 dipinti, scelti per i loro autori, il valore storico-artistico e il legame con la città e con la storia del Museo. Ogni opera è descritta in una Scheda complessa, altamente innovativa e articolata in 3 parti:
- Scheda tecnica, con i dati essenziali dell’opera;
- Scheda storico-critica, sviluppata in 3 voci: L’artista e l’opera (inquadra l’opera nel percorso dell’artista), L’opera (descrive l’iconografia, lo stile e il significato), L’opera e il Museo (indica la storia collezionistica fino all’arrivo in Museo);
- Scheda nessi: presenta 3 collegamenti con materiali di varia tipologia delle raccolte civiche (opere, libri, articoli di giornali, cartoline, ecc.) in ottica MAB-Musei-Archivi-Biblioteche, permettendo di sviluppare connessioni inedite e di valorizzare il patrimonio civico e della città;
– Autori (sezione Opere): per ciascun pittore una breve biografia sottolinea eventuali legami con la città di Livorno ed è accompagnata dall’elenco dei dipinti conservati in Museo e da un ritratto dell’artista.
– Percorsi tematici (sezione Opere): Presentano ognuno un itinerario privilegiato tra 10 opere del Museo esposte e in deposito, proponendo chiavi di lettura diverse in un’ottica multidisciplinare. Si basano sul rapporto tra immagini e brevi testi o grafiche esplicative.
- Campagna fotografica
È stata svolta dal Laboratorio fotografico del Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa in 7 sessioni, realizzando fotografie di opere esposte o conservate nei depositi, degli ambienti interni del Museo e dei suoi spazi esterni, dai prospetti dell’edificio, al parco, alle strutture architettoniche che vi si trovano.
Obiettivi:
Gli obiettivi sono stati orientati su più livelli: scientifico, comunicativo e di valorizzazione:
– rigore della ricerca e dei contenuti scientifici;
– grande attenzione alla strutturazione dei contenuti, alle modalità di comunicazione e al lessico, tenendo conto da un lato della destinazione finale (il web), dall’altro dei destinatari (un pubblico ampio e diversificato, composto non soltanto da specialisti);
– estrema cura nella scelta di soluzioni diversificate e studiate in relazione alla specificità delle informazioni da comunicare, anche sviluppando proposte innovative;
– ricerca di equilibrio tra componenti testuali e visive;
– valorizzazione contestualmente delle opere del Museo, del patrimonio civico nel suo complesso e del legame con il territorio;
– volontà di far percepire il museo come luogo vivo e attivo, denso di contenuti, in cui tornare per leggere le opere con chiavi di lettura diverse e per fare nuovi approfondimenti.